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14 ottobre 2010

Storia semiseria e disordinata della canzone italiana - Parte Canzonissima '69

di Dario Cordovana



I cantanti partecipanti alla celebre trasmissione legata alla lotteria di Capodanno sono quest’anno 42, divisi in 7 puntate. In ogni puntata i primi tre classificati (quelli cioè che hanno ottenuto il maggior punteggio sommando i voti in sala e le cartoline) si qualificano per la seconda fase, i sesti classificati sono sicuramente eliminati, mentre i quarti classificati e il miglior quinto parteciperanno alla puntata numero 8, che qualificherà alla seconda fase altri tre cantanti, in modo da avere 24 cantanti al secondo turno.
Vediamo allora cosa succede nelle prime sette puntate: nella prima Shirley Bassey ripresenta “Chi si vuol bene come noi” di Modugno, con la quale non era riuscita a staccare il biglietto per la finale l’anno precedente. Stavolta le va più che bene e vince la puntata. Al secondo posto Little Tony con il successo sanremese “Bada bambina” e al terzo si qualifica Rosanna Fratello, che invece di cantare il suo successo del momento (“Non sono Maddalena”) opta per il classico di Edith Piaf  “La vie en rose”, ovviamente in italiano. Rimandato Don Backy con la nuova canzone “Frasi d’amore” (la stessa che canterà anni dopo in un cameo nel film “Pane e tulipani”), mentre Fausto Leali finisce quinto con una “A chi” ormai troppo spremuta; eliminata Ombretta Colli con il classico popolare “La mia mama”. La moglie di Gaber per avere qualche soddisfazione a Canzonissima dovrà aspettare ancora tre - quattro anni.
La seconda puntata mette alla prova la popolarità di Massimo Ranieri, fresco vincitore del Cantagiro. Lo scugnizzo ripropone “Rose rosse” e passa all’incasso. Nessun problema anche per Orietta Berti, distanziata da Ranieri, ma comodamente seconda con la canzone di Sanremo (che curiosamente aveva presentato proprio con Massimo al Festival). Terzo posto, con qualche patema, per un altro dominatore dell’estate, Mal. Il bel tenebroso si affida a “Pensiero d’amore” e grazie alle cartoline supera Jimmy Fontana, rimandato con la melodica (nomen omen) “Melodia”. Miranda Martino (“Il mio mondo” di Bindi) e Dori Ghezzi (“Casatchock”) fanno da comparsa. La Ghezzi, colpevole di insistere su una canzone ormai usurata, prenderà il punteggio minore fra tutti i cantanti in gara.
Diverse sorprese nella terza puntata: prima è Dalida con “Oh, lady Mary”, in quel periodo in classifica nella versione del suo autore David Alexander Winter (e il suo primo posto ci può stare), ma già il secondo posto con grandi consensi di Tony Astarita (“Arrivederci mare”, proprio al limite del fuori stagione) è una sorpresa e al terzo Robertino (“Arcobaleno”, ovvero “Over the rainbow”) si lascia indietro la finalista del ’68 Patty Pravo (“Nel giardino dell’amore”) e il vincitore di Sanremo Bobby Solo che, un po’ a secco di novità punta sulla vecchia “Siesta”. Chiude, poco lontano, l’esordiente (a Canzonissima) ex-leader dei New Dada, Maurizio con “L’amore è blu…ma ci sei tu”, cover di un semi-oscuro pezzo dei Dells.
Nella quarta puntata Mario Tessuto studia da grande e si permette il lusso di passare il turno con un comodo primo posto. Indovinate un po’ cosa ha cantato? (Per quei due o tre che non avessero la soluzione si rimanda al riepilogo finale del 1969…). Secondo, ma senza entusiasmare, Domenico Modugno, che presenta una canzone, “Ricordando con tenerezza”, sul tipo della napoletana “Mamma addò sta” (il figlio che va via da casa perché “è la vita che vuol così” e poi un giorno tornando a casa si accorge che la mamma…sigh! sigh! sob! sob!). Per la terza piazza è lotta a due tra Sylvie Vartan (“Festa negli occhi, festa nel cuore”, sigla del radiofonico “Gran Varietà”) e Iva Zanicchi (“Vivrò”, che altri non è che la “My prayer” dei Platters). Per gli amanti dell’estetica la spunta alla fine la biondina Sylvie, costringendo la Zanicchi allo spareggio. Poca gloria infine per Lara Saint-Paul (“Summertime” premiata dalle giurie, ma non dalle cartoline) e Peppino Di Capri (“Tu”, bella canzone presentata al Festival di Napoli)…


"PENSIERO D'AMORE"
(Mal)


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