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27 novembre 2014

Storia semiseria e disordinata della canzone italiana - UN DISCO PER L'ESTATE 1972- le escluse 2

di Dario Cordovana


Ma quella che fa rumore è l’eliminazione di Gianni Morandi, già deludente quarto al Festival di Sanremo. Anche per quanto riguarda il Disco per l’estate per Morandi è un esordio e la canzone scelta, “Principessa”, ha tutte le qualità del suo autore, Rosalino Cellamare. Si tratta di una canzone molto delicata, musicalmente si può dire abbia uno stile simile a “Il gigante e la bambina”, ma è meno orecchiabile e il testo (scritto da una vecchia volpe come Sergio Bardotti) è meno originale. Insomma alla fine il trentottesimo posto la tiene lontana dalla qualificazione. Né va meglio allo stesso Rosalino con “Storia di due amici”, e per rimanere nella stessa famiglia musicale, anche Lucio Dalla non raggiunge, sia pure per poco la qualificazione (è il secondo degli esclusi). La sua canzone, “Sulla rotta di Cristoforo Colombo”, ripete i cliché delle ultime canzoni sanremesi che lo avevano riportato al successo, ma con una minore efficacia. Il filone marinaresco si va esaurendo e Dalla si metterà alla ricerca di nuovi modi di esprimersi.
Addirittura appaiati al posto numero 49 (lo stesso di Tony Dallara) ci sono due pezzi da novanta come Sergio Endrigo e Patty Pravo. Endrigo propone “Angiolina”, motivo crepuscolare e certo con dei versi poco adatti all’estate: “Che nome antico ti han dato Angiolina/sa di chiesa di incenso e di santi/processioni del sud…”. Forse era il brano giusto per la competizione sbagliata. Molto buona era anche “Io” di Patty Pravo, ultima canzone in uno stile da-grande-cantante-italiana-in-stile-Mina, che Patty rinnoverà l’anno dopo con una “Pazza idea” molto più in linea con i tempi.
Abbiamo detto che c’erano grossi calibri anche tra i complessi esclusi: primi fra tutti i Camaleonti, che incaricano il baffuto Livio Macchia (quello di “Applausi”) di cantare “Tempo d’inverno”, che già il titolo fa capire … ma come? Al disco-estate “Tempo d’inverno”? E l’atmosfera del pezzo è proprio invernale. Un gruppo che non riesce a passare il primo turno per il terzo anno di seguito è quello degli Alunni del Sole; anche “Un ricordo” non va meglio delle precedenti “Fantasia” e “Isa…Isabella”. Sarà l’ultimo tentativo del gruppo di Paolo Morelli in questa manifestazione. Nel 1973 la loro canzone per l’estate, “E mi manchi tanto”, non parteciperà al concorso, ma aprirà loro le porte del successo. La Nuova Equipe 84 invece sprofonda al posto numero 55 con “Pullman”, un pezzo di Pallavicini-Conte a strofe ripetute e senza ritornello. Anche qui non si tratta di mancanza di qualità (e del resto con quegli autori lì …), ma della scarsa immediatezza del brano.
Ancora peggio va a Romina Power con la delicata “Nostalgia” di Maurizio Fabrizio. Anche “Armonia” due anni prima era costruita alla stessa maniera, per cui non è facile spiegare questa solenne bocciatura della bella Romina. Tre posizioni più su, al numero 53 troviamo Dori Ghezzi, con una marcetta di poche pretese “Ma chi è che cos’è”, ma in quella estate del 1972 ci sarà l’incontro discografico con Wess che servirà a rilanciare la carriera di entrambi.
Chi non riesce proprio a rilanciarsi è invece Mario Tessuto, eppure “Un attimo del giorno” è una delle sue migliori canzoni: è la quinta delle escluse. Fuori restano anche dei personaggi minori, ma abbonati alla manifestazione, come Rossano, Dominga e Franco I (stavolta senza l’abituale compagno Franco IV, e autore di “Vicolo di campagna”, un pezzo delicato, lontano dal genere frequentato con l’antico partner). Da Sanremo invece proviene Delia (Gualtiero), ma anche “Una donna sola al mare”, ritmata canzone dei fratelli La Bionda, non riscuote il successo sperato. Un ultima citazione infine per un ispirato Tony Renis, che dopo aver regalato a Mina “Grande grande grande”, si ferma al posto numero 39 con la romantica “Un uomo tra la folla”. Anche questa era una canzone meritevole di maggior sorte, ma mai come nel 1972 la concorrenza era numerosa e agguerrita. Le magnifiche 28 canzoni qualificate dovranno per forza di cose avere qualcosa di speciale …


UN RICORDO
Gli Alunni del Sole


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