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8 luglio 2007

The Dark Side of the Moon

di Attila



La mia prima recensione è in realtà un tributo all’album che, a mio avviso, può essere considerato il massimo capolavoro del rock: The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.
Il 24 marzo 1973, quando uscì in contemporanea mondiale in tutti i negozi di dischi, non avevo ancora compiuto 6 anni ma, all’epoca, ho avuto la fortuna di condividere la mia stanza con un fratello di 10 anni più grande, che, appassionato e competente tuttofare delle prime radio private di Palermo, mi ha, per così dire, iniziato alla grande musica progressive di quegli anni. Diciamo che, mentre gli altri bambini ascoltavano “Torero Camomillo” ed “Il Valzer del Moscerino”, io già masticavo Genesis, King Crimson, Yes e, soprattutto, Pink Floyd (storia che peraltro si sta ripetendo con il mio ancora ignaro figliuolo). Ricordo che non passava sera che non mi addormentassi ascoltando Wish You Were Here, Atom Heart Mother o Meddle. Ma le note più gettonate erano sempre quelle “del disco nero con il prisma, quello con il ticchettio degli orologi”.
Allora ero del tutto inconsapevole che stavo per affrontare un viaggio fantastico che mi avrebbe aperto le porte della musica che conta: non quella commerciale che ascolti per una stagione e poi dimentichi, ma quella che è arte, immaginazione, esperienza onirica e visionaria.
The Dark Side of the Moon ed i Pink Floyd occupano un posto privilegiato non solo nella mia modesta preparazione musicale, ma anche nei ricordi della mia adolescenza. Insomma, non potevo non cominciare con questo album il ciclo di recensioni de iquattrofissa.it.
Il disco, dalla data di pubblicazione, ha venduto più di 40 milioni di copie ed è rimasto in classifica in USA per oltre 723 settimane di seguito nella Top 200. Nei soli Stati Uniti si stima che "Dark Side" venda ancora oggi circa 300.000 copie all'anno. Non è più in classifica solo perché Billboard ha deciso che non possono più comparire dischi più vecchi di 10 anni, altrimenti lo sarebbe da ben 34 anni di fila.
Il disco doveva chiamarsi "Eclipse - a Piece for Assorted Lunatics" e rappresenta un concept album sull’alienazione e la schizofrenia contemporanea. Le liriche di Roger Waters ci mostrano come la vita moderna è una angosciante rincorsa verso la pazzia a cui si perviene, inconsapevoli dello scorrere inesorabile del tempo, attraverso la spasmodica ricerca del denaro e del potere. Il tema della follia sarà ricorrente nei testi dei Pink Floyd, colpiti dalla sorte del compagno Syd Barrett (il "crazy diamond" di Wish You Were Here), che abbandonò la band quasi subito, lasciando il posto a David Gilmour.
Con "Dark Side" il perfezionismo tecnico, la cesellatura minuziosa, tipica dei Pink Floyd, raggiungono il culmine. L’album si caratterizza per l’estrema pulizia e brillantezza sonora grazie anche al contributo di Alan Parsons che intervenne in veste di eccezionale ingegnere del suono(ed infatti, ancora oggi lo si utilizza come disco di prova per apprezzare le qualità di un impianto Hi-Fi).
“Dark Side” è composto da pezzi più brevi rispetto agli album precedenti dei Pink Floyd, ma in realtà si tratta di un’unica grande suite di 43 minuti.
Si comincia con Speak To Me un intro caratterizzato da un battito cardiaco (a simboleggiare l’inizio della vita) che si conclude con un disperato urlo che dà il via a Breathe delicato pezzo esaltato dalle slide guitars e dalla incantevole voce di Gilmour. Si passa ad On The Run, spasmodico ed incalzante viaggio elettronico ricco di effetti sonori in cui il sintetizzatore la fa da padrone.
E’ la volta di Time, a mio parere il pezzo più bello e rappresentativo dei Pink Floyd. C’è tutto il loro repertorio: effetti sonori (il ticchettio degli orologi ed il suono delle sveglie), le sapienti percussioni di Nick Mason, le magiche “svisate” di David Gilmour, le spiccate doti liriche di Roger Waters.
In The Great Gig In The Sky la potente voce di Clare Torry, accompagnata dalle tastiere di Rick Wright, ci regala sensazioni eteree senza precedenti nella storia del rock.
Money è forse il pezzo più commerciale.Si apre con suoni derivati da registratori di cassa e da monetine, seguiti dal giro di basso piu famoso del rock. Da segnalare, oltre alla solita strepitosa lancinante chitarra di Gilmour, il trascinante sax di Dick Parry.
Si prosegue con Us And Them pezzo a suo tempo incredibilmente escluso da Michelangelo Antonioni per Zabriskie Point. La canzone, che affronta il tema del rapporto con gli altri, si caratterizza per le sue atmosfere rilassanti.
Nella parte finale troviamo Any Color You Like (classico pezzo strumentale), Brain Damage (per intenderci quello di “the lunatic is on the grass”) ed, infine, Eclipse conclusione dalle sonorità epiche, dal testo semplice che riassume i contenuti del disco. L’album si conclude con il battito cardiaco di apertura a simboleggiare la speranza di una nuova vita che si rinnova in un ciclo infinito.
Buon ascolto!


TRACKLIST:
1. Speak To Me (Mason) - [01:13]
2. Breathe In The Air (Waters, Gilmour, Wright) -[02:45]
3. On The Run (Gilmour, Waters) - [03:34]
4. Time (Mason, Waters, Wright, Gilmour) - [07:04]
5. The Great Gig In The Sky (Wright) - [04:47]
6. Money (Waters) - [06:23]
7. Us and Them (Waters, Wright) - [07:49]
8. Any Colour You Like (Gilmour, Mason, Wright)- [3:25]
9. Brain Damage (Waters) - [03:50]
10. Eclipse (Waters) - [02:04]

LINE UP:
David Gilmour - Chitarra, Voci e VCS3
Roger Waters - Basso,voce,VCS3 ed effetti su nastro
Nick Mason - Percussioni ed effetti su nastro
Richard Wright - Tastiere,voci e VCS3

VOTO:
10/10 (con lode)

LINK CORRELATI:
Sito ufficiale Pink Floyd
Sito fan club italiano

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Commenti lasciati per:

The Dark Side of the Moon
 

 

"Fortunatamente" nel marzo del 73, avevo appena compiuto 19 anni. Il disco lo aveva comprato mio fratello minore, appassionato inoltre di genesis jethro tull e.l.p., ecc. Io correvo dietro ai Beatles e a cio che ne era rimasto.
Cosi ho conosciuto quel disco pietra miliare che non deve mancare assolutamente nelle stanze di chi ascolta la vera musica.

tony

24/06/2012 07:56:48


Gianmarco

13/09/2007 18:44:17


Leggendo il pezzo ho trovato un ottimo tributo a un album mitico.
Complimenti
ciao

Dario M

23/07/2007 11:17:45


 
 

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