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13 luglio 2007

Con la mente avanti e indietro negli anni ’70 …..

di Dario 71



Gli anni ’70 sono stati indubbiamente anni pesanti (sono infatti definiti spesso come anni di piombo) ma per il sottoscritto, che all’epoca era poco più che un lattante, sono il decennio che si porta nel cuore e che gli ha aperto gli occhi e soprattutto le orecchie al mondo.
Ho avuto la fortuna di ritrovarmi giovinetto in un periodo denso di novità nel mondo della musica leggera italiana e di essere molto curioso nei confronti della meravigliosa arte della musica. Mentre giocavo, ascoltavo, talvolta involontariamente, canzoni alla radio, le prime radio libere e soprattutto in estate.
Ricordo mia madre con un vestito nero coi fiori non ancora appassiti proprio come la raffigurazione nella canzone di Battisti i giardini di Marzo dell’LP Umanamente Uomo il sogno (1972).
Mentre nel 77 si consumava il parricidio del partito comunista alla radio impazzava TI AMO (Umberto Tozzi), mentre si stava preparando il sequestro Moro, Rino Gaetano si affermava con Gianna che forse è stato il suo più grande successo ma anche la canzone da lui meno amata in quanto fu bollato come il cantante dei “non sense”, quando invece il buon Rino diceva cose importanti.
Rino era un figlio unico di quel periodo e penso che se avessi avuto 20 anni nel ’75 sarei stato un figlio unico anche io (politicamente e socialmente parlando), in fin dei conti è sempre meglio stare nel centro (possibilmente laico) e portare avanti il proprio discorso e centrare un obiettivo o comunque qualcosa che si trova al centro e non di lato….
...e mentre Venditti cantava Sotto il segno dei Pesci la mafia preparava il delitto Impastato….:-(
In quegli anni pesanti io ero leggero, come la bella musica di quel periodo e mentre Heidi si mostrava per la prima volta in montagna con le sue caprette che le facevano ciao, io mi incuriosivo alle performance degli ospiti di DiscoRing condotto allora da quel furbetto di Gianni Boncompagni, che tra l’altro era il compagno di una Carrà niente male, la quale forse non potendone più si lanciava in baci in bocca addirittura ad Elton John (ancora non era in voga lo spauracchio dell’AIDS.).
In quegli anni impazzava la disco music con la febbre del sabato sera (che sfiga…la domenica non era prudente uscire…avevi ancora quel senso di stanchezza e qualche linea….)
Il buon Lucio Battisti era l’unico che negli arrangiamenti strizzava ;-) l’occhio alla musica americana (soprattutto funky) basta sentire il suo LP “ Io tu noi tutti” del ’77 inciso in California per trovare sonorità molto FUNKY, addirittura all’epoca si pensò di fare sfondare il cucciolo negli states producendo “IMAGES” gli ultimi successi di Lucio cantati in inglese, però era un inglese ciociaro e negli States non fu capito.
Erano gli anni della RCA casa discografica che aveva la mensa aziendale dove si potevano incontrare intorno ai primi anni 70, Zero e Battisti, Venditti, Rino Gaetano e De Gregori e tal Vincenzo Micocci che era il GURU scopritore di talenti del periodo contro il quale si scagliò Alberto Fortis con alcune inventive nelle sue canzoni “Milano e Vincenzo” e “a Voi Romani”.
Ma gli anni ’70 erano anni anche pieni di eroina (... e non era Giovanna d’Arco, scomparsa tanti anni prima) erano anni in cui si andava a scuola e magari si tornava dopo avere fatto a botte solo per un ideale politico che neanche tanto si capiva e la Sara di Venditti, poi, quando partoriva?
Spero che ritorni presto l’era del cinghiale bianco echeggiava nel ’79 una buona domenica in cui Gianna andava in compagnia di Eleonora che prima era nuda sul divano, a trovare Lilli per portarle 4 arance visto che era domenica mattina e che non si vedevano da 2 anni e cioè dal ‘77 anno in cui Lilli aveva da poco fatto la sua comparsa.
Ma poi quest’era del cinghiale bianco è mai esistita?
E poi qualcuno ha mai visto un cinghiale bianco e che fine hanno fatto i Banco?
E poi quanto erano belli i fumetti, vi ricordate Alan Ford e il Gruppo T.N.T. esplosivi nel nome e nelle fattezze.
Penso che prima vi era più spazio per sognare, adesso tutto è troppo preconfezionato, inscatolato e quando si dice:<< l’ho comprato>> dopo un po’ è già superato, quello che non si può comprare si può solo sognare, ma forse non è rimasto neanche spazio, tempo e volontà per sognare.

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Desidero precisare che per pura svista nel pezzo vi è un errore, dove si parla della mensa della RCA tra i vari Venditti e DeGregori, quel Reitano in realtà e R. Gaetano, volevo infatti scrivere Rino Gaetano (chiarisco quindi che non si tratta fortunatamente di Mino Reitano...:-)

Dario M

24/07/2007 17:18:03


MITICO!!

Radius

23/07/2007 11:11:59


se solo fossimo ancora capaci di sognare,anche questi orribili duemila ci sembrerebbero belli

almar

20/07/2007 16:15:56


bello!!!

alessio

17/07/2007 18:00:06


 
 

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