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26 gennaio 2008
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CUFFARO SI E' DIMESSO. PERCHE'? DITE LA VOSTRA...
di Mingo Romano
Cuffaro si è dimesso. "Francamente preferisco la via dell'umiltà. Lo faccio per non tradire quegli ideali ai quali sono stato educato, lo faccio per la mia famiglia e lo faccio come ultimo atto di rispetto verso i siciliani, che in questi anni ho servito con dedizione, semplicità e con quella onestà che sono certo mi verrà completamente riconosciuta".Queste le sue parole.
E’ la verità ? O era una scelta ormai obbligata in vista della certa sospensione da parte del Presidente del Consiglio? O sono state decisive le dure parole di Montezemolo che ha parlato di separazione tra il paese reale e la politica? O dietro la fiducia formale dei suoi alleati c’era altro? Oppure hanno avuto il loro peso anche le consultazioni per la formazione del nuovo governo ? Insomma, dite la vostra….
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Commenti lasciati per: CUFFARO SI E' DIMESSO. PERCHE'? DITE LA VOSTRA...
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Alla luce di quello che è successo oggi, la sospensione decretata dal Consiglio dei Ministri, direi che Cuffaro s'è dimesso per evitare il Commissariamento. O no??Se non ho capito male dimettendosi poteva passare il testimone al suo vice, la sospensione invece implica il Commissariamento. Se così non è qualcuno sa qualcosa di più? |
30/01/2008 22:33:50
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Davide, per i commenti di costume un altro thread, prego...:-P
Tornando al tema che ci occupa, ma l'avete letto l'ultimo sondaggio demoscopico sulle intenzioni di voto condotto sun un "campione rappresentativo" di 802 siciliani? 64% al centrodestra e 36% al centrosinistra.
Dico, facciamo le valigie subito? |
29/01/2008 22:16:51
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Miiiii......ma questo è un coacervo di comunisti bolscevichi mangiabambini!!!!!!Povero Attila...dissociamoci...questo sito doveva essere generalista ed equidistante quindi propongo che da oggi gli articoli siano solo di costume (possibilmente carnevalesco visto il periodo dell'anno) e soprattutto di pilu (ovviamente in senso generale ovvero pilu pour homme e pour femme) |
29/01/2008 21:08:54
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E’ chiaro anche per me che se i grillofili andranno alle urne, e ci andranno, toglieranno voti solo al PD., perché è un “partito” privo d’ identità, all’insegna del cerchiobottismo per non scontentare nessuno e quindi scontenta tutti. Chi è di sinistra continuerà a votare a sinistra mentre chi, come la maggior parte degli italiani e dei siciliani ha votato secondo indicazione e convenienza voterà per il partito che al momento gli promette ciò che vuole senza “ …ma anche”.
Nel dopoguerra al partito dell’uomo qualunque aderirono con slancio i grandi proprietari terrieri, che si sentivano minacciati dalle lotte contadine, e gli ex(?) fascisti, oggi aderisce la massa dei “perbenisti”, da non confondere con la “società civile”. Sono coloro che aspirano al giustizialismo (preferibilmente per il vicino di casa che posteggia in doppia fila precedendolo, o per l’extracomunitario che vende paccottiglia per sopravvivere o per il piccolo ladruncolo), al posto di lavoro per i giovani morigerati e timorosi di dio ma non per il figlio della vicina che la sera va a suonare la chitarra nei locali e chissà cosa fa per campare, sono quelli che non voglio la 194 perché chi sbaglia paga e a sbagliare, è ovvio, sono sempre le donne (che da noi non portano il velo, vuoi mettere?), sono quelli che pensano che lo stato deve essere liberista e contemporaneamente deve fornire servizi a quattro stelle senza riscuotere le tasse. Sono quelli che pretendono “l’accompagnamento” per la mamma ottantenne pluripensionata ma si scandalizzano se un giovane disoccupato ha il sussidio. Sono quelli che assumono le badanti in nero ma sono pronti a rimpatriare una prostituta pur sapendo che finirà lapidata al suo paese. Sono quelli che protestano contro gli inquisiti al parlamento ma hanno protestato solo quando costoro non erano più al governo e dopo averli eletti. Sono quelli che vogliono le strade pulite ma non gli inceneritori, ecc.
Sono quelli che in Sicilia hanno votato Cuffaro, Micciché, Scapagnini, Cammarata, Lombardo e che hanno reso “cool” Palermo e la Sicilia . Ma vaffan-cool!
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29/01/2008 16:46:28
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Vediamoli allora questi grillofili al momento del voto, vediamo come incidono, spero non con l'astensione, perchè nonostante il disgusto, non è possibile trovare soluzioni al di fuori della politica. Vediamoli qui in Sicilia o anche questa volta ci sarà la gara a chi non ha votato chi. |
29/01/2008 08:48:49
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Me lo sono chiesto anch'io. Tra l'altro sono scomprsi da tutti i media, anche quelli contro Prodi. Forse Grillo ha pensato,dopo avere toccato il picco degli ascolti, di "scomparire" per un pò per non sovraesporsi come leader dell'antipolitica qualunquista. Ora è tornato a parlare promettendo liste civiche.Un recente sondaggio gli attribuisce un 7% di voti tolti al PD. |
29/01/2008 07:16:33
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posso permettermi di fare una domanda? Io ve la faccio lo stesso e voi siete liberi di rispondere o no: che fine hanno fatto i milioni di grillofili che hanno riempito le piazze strepitando contro il governo Prodi, chiedendo pulizia e faccie nuove?
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29/01/2008 03:02:31
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Un mio collega di ufficio dice che Cuffaro è una gran brava persona, perché prega molto... |
28/01/2008 19:47:52
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Al di là del ritardo, credo che le dimissioni di Cuffaro siano state presentate solo per placare lo sdegno e il clamore che avevano suscitato dentro e fuori i confini regionali. Resto convinto che la sua strategia non sia cambiata: favorire interessi privati e ignorare doveri pubblici, tirare a campare fingendo di non vedere le dimensioni della grave crisi politica che attraversa i partiti. Così mentre Casini pensa a premiare il cuffarismo con un altro senatore, si può continuare nella segmentazione irresponsabile delle istituzioni che fa prosperare la corruzione e potenziare il potere mafioso. Mi chiedo: quei rappresentanti della volontà popolare che sotto la maschera dell'onorabilità nascondono la paura della verità, possono mai combattere una criminalità radicata come questa se prima non entrano in sintonia con problemi fondamentali della collettività?
Ricordiamo inoltre che il governo Cuffaro ha dimenticato di istituire la Commissione regionale antimafia lasciando soli magistrati, Forze dell'ordine, imprenditori, commercianti e tutta la rete di solidarietà e di collaborazione impegnati in un lavoro arduo e difficile per rinnovare radicalmente questa terra. |
28/01/2008 18:44:37
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Cuffaro si sarà pure dimesso ma i suoi elettori no. Così come non si sono dimessi gli elettori dell'altro angelo custode della Sicilia, Raffaele Lombardo. Non temete, già a quest'ora i due, gemelli di latte, staranno facendo pesare i numeri del loro elettorato (18% di Cuffaro e 13% di Lombardo) e staranno decidendo dove e come dirottare i loro voti. Noi invece continueremo a roderci il fegato. |
28/01/2008 18:31:46
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si è dimesso ma sicuramente c'è qualcosa dietro, non mi convince per niente la sua faccia, anche se aveva quella delle grandi occasioni..ma per tutti è un punto di partenza. |
28/01/2008 16:25:28
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si è dimesso ma sicuramente c'è qualcosa dietro, non mi convince per niente la sua faccia, anche se aveva quella delle grandi occasioni..ma per tutti è un punto di partenza. |
28/01/2008 16:24:42
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Le dimissioni di Cuffaro non hanno nulla a che fare né con la sua famiglia né con l’immagine che l’ex Presidente della Regione dichiara di avere del proprio elettorato e dei siciliani.
Cuffaro si è dimesso perché Casini, o chi per lui, gliel’ha suggerito, o per meglio dire imposto, promettendogli in cambio – così come correttamente riportano oggi i quotidiani – un seggio di senatore.
Basta pensare all’elenco di senatori inquisiti, scelti dai partiti nel corso dell’ultima legislatura, che dibattono e legiferano “in nome del popolo italiano”, per comprendere che un posto del genere non si nega proprio a nessuno, figuriamoci a Cuffaro.
Resta ancora da comprendere perché mai il vertice dell’Udc abbia silurato Follini – che si pro-poneva come frangia moralizzatrice della casa delle libertà – per poi adottare la stessa politica di “presa di distanza” da Silvio Berlusconi.
Molto più chiaro è perché Pierfedinando Casini, forte del potere del suocero, (Caltagirone), e dei grandi numeri dell’elettorato in Sicilia, dichiara di essere contrario alle elezioni anticipate.
Se si votasse per il parlamento nazionale in questo momento, così come chiedono tutti i piccoli partiti, Udc escluso, il numero dei parlamentari eletti per quest’ultimo partito sarebbe decisamente inferiore agli attuali. Perché rischiare?
Colpisce l’attaccamento al potere di Totò “vasa-vasa” Cuffaro, condannato a cinque anni con contestuale interdizione “perpetua” dai pubblici uffici, che dichiara di cercare consolazione - per l’ingiustizia subita – nell’ambito della ristretta cerchia familiare.
Colpisce come un pugno nello stomaco l’eclissarsi del “cuffarismo” come simbolo di impunità, iconografia dell’uomo ignorante “come la calia” rispettato da tutti perché “amico di Totò”, etichetta di una classe dirigente siciliana arrogante ed incompetente, convinta di potere arrivare a “qualsiasi cosa” negata ai più, di poter spendere qualsiasi somma disponibile nel Bilancio della Regione, alimentando miliardi di debiti con creditori stranieri, di aggiustare qualsiasi pratica “interpretando la legge”, di aggirare qualsiasi ostacolo solamente con l’ausilio di un telefono portatile (e mille sim) e di centinaia di baci sulle guance.
La Sicilia è stanca di vivere l'emergenza come fattore endemico. L’emergenza dovrebbe essere eccezionale. Se diventa normale, non è più un'emergenza, ma una condizione su cui bisogna ri-progettare modi e tempi di lavorare.
Nella strada che consente di passare dalla cultura dell’emergenza alla cultura del progetto, il primo fondamentale passo è stato fatto.
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28/01/2008 12:27:29
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Macari Iddio, caro Giuseppe, perchè sinceramente viene il vomito a vedere che un dirigente regionale, attenzione uno qualsiasi, abbia il diritto di avere un contratto con obiettivi da inventare (e quindi sicuramente raggiungibili) arrivando a guadagnare almeno 3 volte i funzionari che sono quelli che poi lavorando dovrebbero fargli raggiungere questi obiettivi (che in molti casi però sono "finti" e, comunque, non "sudano" poi tanto)!!!E stiamo parlando di almeno 6.000 euro al mese. E poveri loro non sanno neanche quanto guadagnano perchè tra stipendio, parte fissa e variabile, contratto e premio, dicasi PREMIO, per obiettivo raggiunto s'annappiano pure, e, precisano "Ma noi non abbiamo la tredicesima"!!! E ci mancasse pure!!!!Ma la cosa che ti lascierà senza speranza sai qual'è? Che per legge non possono avere rinnovato il contratto ad un prezzo (COSTO) minore del precedente!!!!Un consiglio???"Levaci" mano!!!Il danno è più grosso di quello che tu, e molti altri come te, credono!!!! |
28/01/2008 11:00:55
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Io ho un chiodo fisso: la Regione Siciliana, o ente dannoso regione come la chiama Maurizio Barbato. Spiego: per esplicare il suo potere, la politica, quale che essa sia, ha bisogno dell'amministrazione. Sia il sindaco di Chiusa Sclafani che il sindaco di Palermo per gestire il "consenso" hanno bisogno delle delibere, delle concessioni, delle licenze commerciali: un solo esempio, chi lo vuole il centro commerciale di Zamparini, o l'ennessimo carrefour o giù di lì a brancaccio? Il dubbio che si tratti di meccanisimi "oliati" è lecito, dal piccolo appalto alle assunzioni dei "parenti" delle famiglie. Moltiplichiamo tutto ciò per la superficie della Sicilia e otterremo il "cuffarismo": sanità, commercio, finte infrastrutture, formazione, istruzioni privata, gestione dei fondi regionali ed europei, campi da golf, alberghi a mai finire (per poi rilevarne personale in cassa integrazione e debiti). E torniamo al punto di partenza: per fare tutto ciò ci vuole sì la politica (le leggi fatte dall'ars) ma per la loro applicazione ci vuole l'amministrazione, i dirigenti generali, la dirigenza regionale e un po' anche degli impiegati: obbedienti, che non "scummogghino la pignata". Il dubbio che i "contratti d'oro" della dirigenza siano stati il prezzo per la connivenza è lecito. Il più onesto degli eletti, per me, dovrà cominciare il suo lavoro proprio dalla "burocrazia" regionale |
28/01/2008 08:29:28
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Io non so di preciso perchè il Cannolone si sia dimesso. Penso che la sua ostinazione fosse imbarazzante per Casini in questa fase delicata, ma penso anche che in fondo gli si chiuda una porta e gli si apra un portone.
Il Senato? Un posto di riguardo nel futuro governo Berlusconi? Non sappiamo.
Ma il Nostro non è fissa come alcuni credono e non si accomiata senza ricevere nulla in cambio. In particolare l'immunità parlamentare (o europarlamentare).
Intanto dopo l'assassinio di cesare i congiurati si riuniscono per scegliere il nuovo console... |
27/01/2008 19:51:22
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L'analisi di Sandro della vicenda Cuffaro in chiave nazionale mi sembra ineccepibile. |
27/01/2008 17:58:54
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I tanti punti interrogativi di Mingo, e le numerose risposte esprimono forse la sensazione, da me condivisa, che dietro il teatrino dei cannoli e conseguenti dimissioni, si dispongano molteplici piani, invisibili e sovrapposti. Certo, la dietrologia è l'ambito dell'inverificabile, ma quell'ambito comunque c'è, ne cogliamo gli iceberg. Uno è di sicuro Montezemolo, l'altro, forse, è la CEI di Ruini e Bagnasco: divisi, i due, da sensibilità politica, ma uniti nell'avversare Prodi e nel voler agevolare gli scenari per un'alternativa di governo. Ora, è certo che Cuffaro si era fatto ingombrante: costringendo Casini a prendere le difese, ne stava compromettendo la 'rispettabilità' che oggi gli serve per porsi come mediatore tra i due poli. Insomma, Cuffaro al governo della Regione Sicilia rischiava di affondare la 'Cosa bianca' prima ancora del suo varo.
Se questa considerazione ha una qualche verosimiglianza, ingenera un'amara riflessione: infatti, se i vertici della Chiesa cattolica italiana avessero detto quel che andava detto su certi cattolici in politica, molti giochetti sarebbero rimasti preclusi in partenza. Invece, così va l'Italietta prona ai poteri forti... |
27/01/2008 16:54:08
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Sempre volentieri mi professo siciliano per nascita, lingua, cultura etc., e non nego che diffidenza e dietrologia sono ben scritte nel mio DNA.
Mentre l’evidenza delle immagini televisive mostra al mondo dove, in Italia, hanno la loro massima espressione la cattiva politica e la cattiva amministrazione e questa volta non succede da noi, mi chiedo perché guardare al peggio: quello di cui parliamo mi sembra veramente una storia semplice; questa è una storia di ipotesi di reato, di indagini, di un processo e di condanne; uno dei condannati è un’importante figura istituzionale e dà le dimissioni. Non è quello che succede nei paesi di, si suol dire, democrazia avanzata?
Forse la vedo troppo facile o con ingenuità ma che ne sappiamo, magari capita che qualche volta un pezzetto di DNA, diciamo quello che ci hanno lasciato i normanni, gli svevi, gli angioini o altri visitatori del “nord” strizzi l’occhio ai siciliani che non si riconoscono nei soliti luoghi comuni.
Angelo |
27/01/2008 15:12:48
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In effetti, dovremmo abbandonare l'ancestrale tendenza dei siciliani a farsi i fatti propri per impegnarci in prima persona nella vita pubblica. Io sono sempre più convinta che molti dei mali del nostro tempo (non solo della Sicilia, comunque) nascano dall'essere stabilmente ripiegati sul fatto privato irrilevante, disinteressandoci del tutto dei destini collettivi. |
27/01/2008 11:54:54
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Accura, sento puzza di abbrucio. Queste dimissioni potrebbero cadere a fagiolo per tutta "la democrazia cristiana" siciliana, dopo due anni di scaramucce con i forzisti di miccichè (minuscolo) e pure, un pò, con i dissenzienti di AN. Non è che in Sicilia, famossissimo "laboratorio della politica italiana", si vuole provare a riesumare la "balena bianca"? Le scacciate d'occhio con Lombardo e il salto della quaglia dell'UDC nazionale, spostatasi a destra (ma prima si era spostata a sinistra perchè stava a destra, o no?) lasciano presagire loschi tentativi che poi forse sarebbero l'unica via d'uscita, per "loro", allo strapotere arrogante dei miccichè che ci attende (perchè io dai siciliani non mi aspetto niente...sarò pessimista....ma come si dice certe volte a pensare male non si sbaglia mai). Un bell'asse degli ex DC (UDC, CCD e Autonomia)!!!!Non credo che "personaggioni" come Dina o Antonoro (i più votati alle ultime elezioni) si sono arresi ad un ruolo defilato come quello a cui sono stati relegati in attesa di tempi migliori e di un fantomatico rimpasto, ventilato sin dai primi giorni del governo cuffaro e sempre rimandato con l'una o l'altra scusa. |
27/01/2008 11:50:24
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Ancora una riflessione:il 3 settembre 1982 un siciliano anonimo scrisse una frase rimasta celebre:QUI MUORE LA SPERANZA DEI SICILIANI ONESTI" Possiamo oggi, dopo 26 anni,ribaltare il contenuto e, di fronte a un comportamento "onesto" ancorchè spinto dall'opinione pubblica,sperare che i Siciliani siano
governati da amministratori scelti per competenza e non per appartenenza? E' ancora
un'utopia? Le competenze non mancano,ma è
dentrodinoi la risposta e ce la cantò anche De Gregori.. "Nessuno si senta escluso"..... |
27/01/2008 10:52:34
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Ecco, mi pare che il "rimboccarci le maniche" sia il giustissimo proposito. Non abbiamo alibi. Tocca noi, ciascuno per quello che può e al meglio, proporre e fare qualcosa che ci garantisca un futuro (tra novanta giorni!) decente, dignitoso, addirittura bello.
gianni |
27/01/2008 10:39:07
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adesso si che dobbiamo rimboccarci le maniche e non poter dire " sono tutti mafiosi" ... le dimissioni di Cuffaro mi sembrano nettamente politiche e non "volontarie" ... |
27/01/2008 09:42:48
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Credo che le dimissioni siano politiche e non morali.
A livello Nazionale sta cambiando tutto e la grana Cuffaro non si poteva tenere.
Paradossalmente la caduta del governo Prodi non ha giocato a suo favore.
Non si spiega altrimenti.
Di solito le dimissioni si presentano subito e non dopo 3 giorni.
Io,pi si e pi no,pomeriggio a piazza Politeama mi manciavu 5 cannoli...uno per ogni anno di reclusione. |
27/01/2008 02:08:59
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E' certo che non finisce qui la vita politica di Cuffaro.Lunghe notti lo attendono a ricordare tutti quei politici condannati in via definitiva che seggono serenamente in Parlamento.Ma vorrei che questi tormentoni siano per lui motivi di orgoglio,di profonda riflessione sapendo di aver fatto un passo difficile e sofferto,di cui i siciliani per primi si rendono conto essendone stati anche promotori e forse per questo gli saranno
addirittura più vicini. |
27/01/2008 00:49:43
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Leggo tanto pessimismo.Ma perchè,non possiamo anche noi una volta gioire di una cosa fatta bene anche se tardiva? Non possiamo anche noi batterci perchè insieme a Cuffaro vada
anche il cuffarismo? Sarà dura ,ma non siamo soli.
Rita Borsellino,Antonella Monastra, ci hanno
indicato una via e finanche Montezemolo ci invita a seguire i nostri imprenditori coraggiosi ,primo fra tutti il nostro Presidente della Confindustria
siciliana.La Sicilia è stata sempre " laboratorio" di
nuove strade,proviamoci ancora una volta!! |
27/01/2008 00:33:02
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Condannato e dimissionario.
Lo immagino tra un paio d'anni, martirizzato da processi, appelli e cassazioni che alla fine, magari, lo assolveranno (perché, sì, magari ha favorito un amico degli amici, magari ha "segnalato" qualche nome per incarichi importanti, ma è così che fanno tutti: vogliamo arrestare tutti quanti?!), santificato e riportato all'onore degli altari, potrà tornare al suo posto di presidente della regione (vedi Musotto alla provincia) o, perché no, ambire a più alte cariche nazionali. |
26/01/2008 22:39:11
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Anch'io credo che abbia dovuto fare spazio a Forza Italia, anche se ha preferito uscirsene, se possibile, a testa alta. In Sicilia come sempre il dopo qualcosa, tirato il primo sospiro di sollievo, rischia di essere peggio del prima. Comunque, l'abbiamo detto tante volte, ma questo per la Sicila è veramente l'ultimo treno. Se si perderà questo treno potremo prendercela solo con noi stessi, senza giustificazioni.
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26/01/2008 22:32:15
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Temo che si sia dimesso per fare spazio a miccichè (il minuscolo non è un errore). Credo che si siano messi d'accordo - a Roma - per dare la Sicilia a Forza Italia. Come ha detto oggi un amico che manifestava con me, temo che si voglia passare dalla mafia rurale a quella cul...
Gianni, dimmi dov'è la stazione, io questo treno non voglio perderlo. Dovunque porti. |
26/01/2008 21:55:36
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Credo che le dimissioni di Cuffaro siano lo scotto da pagare perché Casini possa avere la mani libere nel negoziato della leadeadership delle destre. Naturalmente non avrà più di quanto il cavaliere decide di dargli, ma almeno non avrà niente di meno. In quanto a Cuffaro non lo immagino precipitare nel limbo della bassa fortuna. Starà defiliato, m poi avrà un premio "sacrificio" dal leader dell'UDC. Temo invece che il cuffarismo non sarà demolito tanto facilemte e non credo che il bellissimo corteo da cui sono appena tornato sia l'inizio di una nuova primanvera. Abbiamo già assistito, purtroppo, al dissolversi di euforie ed entusiasmi nel volgere di pochi mesi. Ho visto studenti e borghesi illuminati col sorriso stampato in faccia. Ero tra loro. Ma non basta. Ci vuole una nuova consapevolezza: ognuno di noi dovrebbe sentirsi reponsabile del futuro che potrebbe schiacciarci di nuovo tra soli tre mesi. Urgono idee e fatti. Urge cha la sinistra poltronata e polverosa ceda il passo molto rapidamente (subito, ora) alla società civile, agli studenti, alle Antonelle Monstra e alle Rite Borsellino e a tutti color che faranno sul serio, con passo rapido. Veloci come treni e determianati come non mai.
gianni |
26/01/2008 19:10:59
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Qualcuno ha definito le dimissioni di Cuffaro "gesto di responsabilità ed alto profilo etico politico" . CEERRTamente, direbbe la buon'anima di Paviglianiti, accompagnando il commento con il suo classico rumore "di fondo". Rispetto agli sputi, agli insulti da caserma di borgata, alle mangiate di mortadella e alla gozzoviglia dei senatori d'italia questo gesto (forzato, non dimentichiamolo sia dall'opinione pubblica che dalla presidenza del consiglio), dopo la mangiata di cannoli è sembrato un atto di civiltà.
Conseguenze? Poche o nulle. Il pacchetto di voti che Cuffaro deteniene gli lascia un potere enorme e Cuffaro e i cuffaroti continueranno a lavorare e a fare e disfare i loro affari.
L'opposizione? Troppo debole. Rita Borsellino è una bravissima persona ma è "santo che non suda" e i siciliani come gli italiani tutti, votano solo per grazia promessa o per grazia ricevuta.
Come mi è capitato di dire altre volte noi non abbiamo radici cristiane ma "radici cattoliche" , quelle per le quali tu sei libero di peccare tanto sarai assolto dietro pagamento e quello di ottenere grazie tramite intercessioni.
fara |
26/01/2008 18:13:25
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Ma non saprei forse un pò di tutto; indubbiamente questo suo gesto "di responsabilità ed alto profili etico e politico" gli permetterà, come dire, di riciclarsi, darsi una bella ripulita ed essere ricordato come quello che ha fatto ciò che nessun politico, facendo un parallellismo a livello nazionale, ha mai fatto. Ma soprattutto la certezza di ritornare da qui a poco, il cuffarismo non sparisce con cuffaro, che fatta la debita piroetta uscirà dalla porta ed entrerà dalla finestra. Ricordiamoci, ahimè che in Sicilia non esiste una politica dell'alternanza ci sono solamente ex democristiani di destra ed ex democristiani di sinistra, poi uno sparuto gruppetto di incapaci peones o frequentatori della politica amatoriale capaci solo di cavalcare l'anti, ora politica ora mafia. Esiste si una società civile e consapevole, quella delle organizzazioni, di addio pizzo per intenderci ma è destinata a sbattere contro il muro della polica mestierante che al momento della minaccia fa cerchio e respinge gli attacchi. Anche questa volta sarà così, ricordatevi che Cuffaro ha fatto anche l'Assessore nell'ultimo governo regionale "di sinistra" che vedeva tra gli esponenti più a destra Vladimiro detto "Mirello" Crisafulli...tutto un programma. |
26/01/2008 17:37:05
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