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23 dicembre 2009
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Pubblicità
di Dario Cordovana
L’altro giorno mi è capitato di guardare su una televisione locale una pubblicità di una marca di pellicce. Quale? Non ne ho la più pallida idea. Ormai sono refrattario alle pubblicità; se pure le noto non riesco ad abbinarle al prodotto. So che questa considerazione provocherà un grosso dispiacere alle ditte delle quali io come tanti dovrei essere il target, ma così è. Però una cosa l’ho notata: c’era un testimonial d’eccezione. Nientepopodimeno che Nilla Pizzi, la regina della canzone, la quale – tutta trionfante – esclamava qualcosa come:”Anch’io ho acquistato la pelliccia! Non mi sono fatta sfuggire questa occasione!”. Caspita, Nilla Pizzi! Da quanto tempo non si vedeva in tv. Eh certo, ormai ha novant’anni (infatti ricordo bene che la Pizzi è del 1919), non può certo farsi vedere come quando ne aveva settanta o settantacinque. E allora la pubblicità? Tutto torna, perché quella pubblicità non mostrava una Pizzi aggiornata e novantenne, ma una che poteva al massimo avere appunto settantacinque anni. Ma quindi qual è il punto? Semplice…vorrei sapere: quanti anni può essere mostrata una pubblicità? Quando la star di turno firma il contratto è forse un contratto a vita? Altri esempi di questo genere fioriscono proprio in periodo natalizio. Ce l’avete presente il bambino che quando bussano alla porta dice: “E’ Babbo Natale!” e poi quando un altro bambino più grandicello (che già sa che Babbo Natale non esiste, ma gli regge il gioco, pur insegnandogli le regole) gli risponde che Babbo Natale scende giù dal camino, il bambino della bassa Brianza (o giù di lì, l’accento non è sicuramente da “terùn”) chiede:”E se si fa male?” Bene, sono convinto che questo bambino ha ormai sessantadue anni, perché non so da quanti anni ce lo propinano. Anzi, non mi stupirei se qualche venerdì, durante la trasmissione de “I migliori anni” Carlo Conti esclamasse: “Vediamo se riconoscete questo signore”, indicando un uomo calvo, con i baffi ingrigiti e qualche chilo di troppo…e dopo lo spingesse a declamare la fatidica frase che diceva tanti anni fa (ma che noi continuiamo a vedere negli spazi pubblicitari): “Buttati! E’ morbido!”
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Commenti lasciati per: Pubblicità
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Rispondo al caro Pippo: sì, sono vetero: credo che la lezione di Marx sul feticismo della merce, quale arcano del rapporto di produzione capitalistico, sia più valida oggi di ieri (il regista del fil Matrix, pur ignorando Das Kapital, ne segue l'intuizione di fondo, seppure nella chiave immaginifica della fantascienza). Forse è come dici tu, questione di budget, ma l'effetto è quello di rendere contigui, fino a farli passare l'uno nell'altro, il mondo virtuale e il mondo storico effettuale. E alla domanda: 'cui prodest'? la risposta mia è: al tardocapitalismo! |
25/12/2009 22:49:44
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Accidenti Sandro! "Realtà storica", "strategia", "assetto di potere", "alienazione" guarda che se ti legge Bondi gli viene come minino un coccolone! Scoprirà in te il solito vetero comunista e magari ricorderà con nostalgia i bei tempi andati quando anche lui era dall'altra parte della barricata. Comunque a parte gli scherzi nel caso di Sandro non è l'immagine ma il linguaggio a tradire l'età, e a questo punto ci sarebbe da chiedersi, ma per quanto tempo si possono usare delle espressioni senza che queste perdano il loro fascino e la loro forza comunicativa? Per tornare al topic secondo me più che di strategia si tratta semplicemente di mancanza di budget che ti costringe a riutilizzare sempre quegli stessi spot che a loro parere sono riusciti meglio. |
24/12/2009 23:33:19
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Un altro esempio di pubblicità "duratura" è quella del pennello cinghiale che risale credo agli anni 70: "Non ci vuole un pennello grande, ci vuole un grande pennello!"
Secondo me il tizio col pennellone sulla bici è già passato a miglior vita ... |
24/12/2009 11:56:57
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Sono d'accordo ancora una volta con te: cancellare gli anni fa parte di una strategia mirata a soppiantare la realtà storica con i mondi virtuali, occultanti un assetto di potere che non deve mostrare la profonda alienazione su cui si basa. |
24/12/2009 01:48:30
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