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4 febbraio 2008

Palermo, città “tutto porto” ed i suoi monti

di Davide



Palermo, come molti sapranno, viene dal greco Panormos ovvero “tutto porto”; era così che i greci chiamavano la nostra città perché i due fiumi che la circondavano (il Kemonia e il Papireto) creavano un approdo naturale che la caratterizzavano.
Una città quindi che anche nel suo nome formalizzava il suo strettissimo legame con l’acqua, quella del prospiciente mare ma anche quella dei suoi grandi fiumi. Poi con il tempo il nome è rimasto ma il rapporto con l’acqua si è via via diradato fino a divenire inesistente anzi problematico; prima l’interramento dei due fiumi, mantenendone solamente un altro, l’Oreto, divenuto sostanzialmente discarica a cielo aperto e canale di scolo delle fogne della città, quindi le macerie della guerra prima e gli scarti da lavoro delle costruzioni degli anni ’70, il cosiddetto sacco di Palermo, dopo hanno creato una barriera che ha ampliato la distanza dalla linea di costa, anche lì luogo privilegiato per lo smaltimento indiscriminato dei rifiuti della città. Insomma la città che rifiuta il suo mare, i suoi fiumi, la sua acqua, tanto da farla divenire un grande contenitore dei suoi scarti, compresi i due fiumi “sotterranei” che raccolgono le acque di scolo di parte della città e che quando la pioggia è forte e continua, riemergono costringendo alcuni abitanti delle zone limitrofe i loro vecchi corsi a gonfiare i canottini fuori stagione.
Ma se la città “tutto porto” ha perso il senso profondo della sua tradizione ha dovuto mantenere almeno visivamente quello con i monti che la circondano. Infatti Palermo è una città dove il mare non si vede e quello che si intravede non né fa certamente sentire la mancanza, ma le sue strade sono continuamente inquadrate dalle montagne, dalla più famosa, il monte Pellegrino, al Monte Cuccio, al Monte Grifone e lo scorcio di Gibilrossa dalla via Oreto, il monte di Monreale e di S. Martino delle Scale, ma anche il monte Castellaccio, di fronte al Monte Pellegrino. Gran parte della città, anche nelle zone centrali, vive inconsapevolmente di queste prospettive mirate che diventano il collante tra il territorio e la sua trasformazione nei secoli. Oggi per certi versi Palermo piuttosto che città di mare è certamente più città “di montagna” o meglio di montagne.
E’ per questo motivo che questa settimana le foto del giorno saranno dedicate a Palermo ed i suoi monti, per focalizzare tanti scorci della città che frequentiamo spesso e che quindi ci appartengono particolarmente nei quali il profilo dei monti è sempre presente ma probabilmente spesso ignorato.

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Commenti lasciati per:

Palermo, città “tutto porto” ed i suoi monti
 

 

Naturalmente io mi riferivo solo all'aspetto naturalistico della città.......

delia

04/02/2008 17:32:11


preferisco minori privilegi e più qualità della vita.

mingo

04/02/2008 16:40:03


Più volte ho riflettuto sul fatto che Palermo è una città circondata da monti e che i palermitani sono talmente abituati a tale veduta che lo dimenticano. A dire il vero la nostra città assomiglia a Bolzano (davvero!) ma con un clima splendido e il mare a due passi. Siamo privilegiati e non lo sappiamo!!!!!

delia

04/02/2008 14:59:35


 
 

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